XXI GIORNATA FAI DI PRIMAVERA
domenica 24 marzo partecipiamo alla XXI giornata FAI di primavera
POZZUOLI Stadio di Antonino Pio | ESCURSIONE FOTOGRAFICA | ritrovo h.10.30 ingresso del sito archeologico
aperto gratuitamente per l’occasione, la visita sarà curata dagli allievi del Liceo Ettore Majorana | i soci e fotoamatori di Flegrea PHOTO saranno seguiti da un esperto di fotografia | l’escursione sarà valida anche come prima uscita del Laboratorio Fotografico Flegrea_PHOTO_LAB diretto da Francesco Soranno
prenotazione obbligatoria a info@flegreaphoto.it che provvederà a segnalare i partecipanti ai responsabili del FAI
come arrivare allo Stadio Antonino Pio
il sito archeologico è situato sulla via Domitiana, subito dopo il quadrivio dell’Annunziata e prima dello stabilimento ex-Olivetti, superata la stazione di servizio Q8
per chi viene in auto via Tangenziale, consigliamo l’uscita “Pozzuoli via Campana” e seguire poi le indicazioni per “Pozzuoli centro”, chiedere dello Stabilimento ex-Olivetti
per chi viene in auto da Napoli percorrendo la strada Domitiana, prendendola dall’inizio dove è ubicato l’Hotel San Germano, procedere sempre diritto sino a Pozzuoli e superare di qualche centinaio di metri il quadrivio dell’Annunziata
per chi viene con i mezzi pubblici, consigliamo di utilizzare la Metropolitana e scendere alla stazione di Pozzuoli, da lì prendere un autobus in direzione Arco Felice
Stadio di Antonino Pio | POZZUOLI | cenni storici
Lo Stadio di Antonino Pio, ubicato a Pozzuoli, sorge su una terrazza naturale sull’antica Via Domitiana (oggi via Luciano) scenograficamente affacciato sul Golfo di Pozzuoli. La sua costruzione venne promossa dall’imperatore Antonino Pio per celebrare lo spirito filo-ellenico del suo predecessore Adriano il quale, morto a Baia nel 138 d.C., era stato sepolto in un primo momento nell’area di una delle ville di Cicerone a Pozzuoli; in seguito, Antonino Pio, ne fece trasferire i resti a Roma ed fece realizzare a Pozzuoli, nel luogo della prima sepoltura, lo Stadio adibito a giochi di tipo olimpico noti con il nome greco di Eusebeia.
Lo Stadio, di circa 300 x 70 metri, presenta la tradizionale pianta rettangolare con uno dei lati brevi curvi (sphendone) e l’altro, riservato alla partenza degli atleti, caratterizzato da un leggero andamento curvilineo. Su questo lato, dove si sono concentrate nell’ultimo decennio del ‘900 differenti campagne di scavo, si apre un varco monumentale a doppia cortina, originariamente coperto da una volta in muratura. Quest’ingresso introduceva gli atleti direttamente alla pista ed era costituito da più archi realizzati con grossi blocchi di pietra vulcanica locale (piperno), rivestiti d’intonaco chiaro, di cui si conservavano in piedi soltanto i pilastri.
L’accesso agli spettatori avveniva dal fronte settentrionale attraverso un ambulacro con pavimentazione in cocciopesto e copertura a volta composita; da qui, mediante differenti varchi, il pubblico accedeva ai vari settori degli spalti (cavea). Come nella maggior parte degli edifici per spettacoli antichi, anche la cavea dello Stadio di Antonino Pio era organizzata in tre parti, corrispondenti a differenti fasce di spettatori. La parte più bassa della cavea, riservata ai personaggi eminenti, è separata dalla pista mediante un muro di recinzione e conserva due file di sedute in blocchi di piperno; della parte intermedia e di quella più alta della cavea (media e summa) non si conservano, invece, le gradinate che, stando ad alcune tracce messe in evidenza, non apparirebbero realizzate in piperno.